“Quando Yzu mi ha proposto di collaborare ai Fiori di maggio, ho accolto la sia iniziativa con grande entusiasmo e gratitudine, proprio per la stima che, già da alcuni anni, nutro per lui e la sua arte.
Non è stata solo una bella sorpresa per me, ma anche qualcosa in cui spesso avevo sperato. Tempo fa, proprio io avevo pensato di mostrargli la stampa di una mia incisione ispirata ad un'altra delle sue poesie: Inedia.
Yzu ha lasciato che mi sentissi libera di esprimermi, nel dare una forma alle emozioni ed ai sentimenti suscitati in me dalle sue parole.
Così mi sono abbandonata alle mie visioni come se fossero inevitabilmente e profondamente legate a lui, a ciò che Yzu sentiva…
Illusione la mia?
Per me era la realtà forte e decisa, malgrado le insicurezze che spesso mi accompagnano…
Restavo per minuti, ore.. Non so, tempo! A guardare macchie di colore tracciate sui fogli di un mio quaderno per schizzi;
pensavo alle sue parole e, piano piano lasciavo che quelle macchie diventassero forme, corpi, ferite vive…finché tutto per me, acquistava un senso definitivo e l'entusiasmo cresceva…
Dagli schizzi su carta, con acquerelli, carboncini e china, alle rielaborazioni al computer, mi sentivo sempre più legata, presente con i miei sentimenti in queste immagini…arrivando così alla realizzazione finale sui cartoni telati, con l'uso di bitume su fondo acrilico, tecnica che mi permetteva di scavare, graffiare, ferire, plasmare, velare e svelare ciò che, ai miei occhi, già viveva nella tela stessa… ciò che ai miei occhi, viveva nella poesia di Yzu…
Dipingere era vivere, il mio vivere.
Fra le poesie di Fiori di maggio , quella che sicuramente mi ferisce di più e che sento più vicina a me, al mio mondo, è la IX “Non punteggiare la tua parabola…”
Ho comunque amato dipingere ognuno di questi Fiori; in tutti c'è stato un grande amore ed una dolorosa consapevolezza… soprattutto la consapevolezza di non poter mai raggiungere o condividere pienamente ciò che l'altro sente dentro di sé, ciò che Yzu sente, vive dentro di sé.
Provare un profondo legame e, allo stesso tempo, una inevitabile distanza… lo stesso sentimento che spesso provo all'alba o al tramonto…
E se fare un dipinto è un evento che non si può ripetere per me, così come può avvenire per Yzu, Gabriele, Antonino, che rivivono l'atto del suonare o dell'interpretare le proprie poesie durante un reading, ora è proprio grazie a loro che quei dipinti, ormai fuori di me, possono continuare a vivere;
oggi sono Yzu, Gabriele, Antonino e Luigi che dànno un'anima anche alle mie immagini …forse oggi le mie immagini possono raggiungere il mondo di Yzu, vivere della sua vita e, in qualche modo alleviare, sanare, dare un nuovo valore al bisogno di creare, esprimere ciò che si ha dentro, malgrado l'incapacità di comunicare…un nuovo valore al bisogno di costruire insieme agli altri, condividere ciò che non si può condividere…
qualcosa di profondo passa da una mano all'altra, da uno sguardo all'altro, da un cuore all'altro , qualcosa passa e …vive…”

 

Isabella Branella

nata a Giulianova (TE) nel 1970, diplomata in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, allieva di Alberto Manfredi, svolge parte della sua attività artistica nel Laboratorio F.lli Manfredi di Reggio Emilia, con incisioni (prevalentemente a puntasecca) e litografie. Dal  1993 partecipa a diversi concorsi e mostre. Nel novembre 1997 realizza un'incisione a puntasecca per un'edizione Mavida fuori commercio  della novella "Buon giorno disse Giorgio entrando" di Cesare Zavattini. Nell'ottobre 2002 una sua puntasecca correda l'edizione speciale de Il paradosso sull'attore di Denis Diderot pubblicata da La Vita Felice di Milano in collaborazione con gli Amici di Leonardo Sciascia. Nello stesso anno realizza due incisioni per l'Almanacco di Italia Nostra.Del 2005 sono cinque incisioni, ora presenti nel libro "Rimbaud Il Figlio" di Pierre Michon(Mavida, distribuzione Passigli editori)e quindici dipinti per Fiori di Maggio , silloge di sonetti di yzu ( opera pubblicata per i tipi di Mavida nel luglio 2005). Vive e lavora a Giulianova.

 

 

due gif di dipinti di
isabella branella

 


una recensione all'opera di Isabella Branella di Nicola Arnoldo Manfredi (agosto 2003)

link

http://www.mavida.it/

mostro

www.dariomusic.com/quadri.htm

http://www.giuseppecirigliano.it/ib_incisioni.html

 

FIORI DI MAGGIO